|
|||
RESISTORI VARIABILI - 2 |
|||
|
|||
|
|||
POTENZIOMETRI
LINEARI E LOGARITMICI Gli effetti delle variazioni resistive dei potenziometri
possono essere di due tipi: lineari o logaritmici. Nel caso
dei potenziometri lineari, il valore di resistenza compreso tra il
terminale iniziale e quello centrale è proporzionale all'angolo di
rotazione del cursore, quindi al 5 O% del totale. Nel caso di
potenziometri logaritmici, la resistenza non è più distribuita
uniformemente lungo tutto l'arco di rotazione, ma aumenta mano a mano
che ci si avvicina verso l'estremità finale; pertanto al 50% della
rotazione il valore resistivo è soltanto quello del 10% della
resistenza totale.
Ma spieghiamoci meglio con due esempi, quelli riportati in figura 4, nei quali le due resistenze, di un potenziometro a variazione lineare da 100.000 ohm e di un altro a variazione logaritmica, sempre da 100.000 ohm, appaiono distribuite su linee rette anziché su circonferenze. Ebbene, nell'esempio del potenziometro lineare, simboleggiato a sinistra di figura 4, si può notare che, ad ogni spostamento identico del cursore, l'aumento della resistenza inserita dal potenziometro è sempre uguale, quello di 20.000 ohm. Mentre nell'esempio di destra di figura 4, quello in cui è simboleggiato il potenziometro a variazione logaritmica, gli aumenti resistivi crescono progressivamente con l'avvicinarsi del cursore verso l'estremità finale. In commercio esistono pure potenziometri a variazione logaritmica inversa, nei quali al 50% della rotazione del cursore il valore resistivo è il 90% di quello della resistenza totale. |
|
||
|
|||
|
|||
|
|||
|