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OSCILLATORI - 8 |
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Oscillatori a quarzo Gli oscillatori a quarzo sfruttano l'effetto piezoelettrico per ottenere una elevata stabilita di frequenza. Si definisce stabilità di frequenza la variazione percentuale della frequenza del segnale prodotto da un oscillatore nell'intorno del valore nominale fo. La relazione che esprime matematicamente la stabilità di frequenza e': S% = 100 Df / fo Le cause della instabilità di frequenza sono
molteplici, legate in particolare alle variazioni della temperatura,
della tensione di alimentazione e del carico. L'influenza del carico può
essere minimizzata inserendo tra l'oscillatore e l'utilizzatore uno
stadio separatore (buffer), costituito ad esempio da un amplificatore
nella configurazione a inseguitore. L'impiego
di tensioni di alimentazione fortemente stabilizzate, di componenti
resistivi a basso coefficiente di temperatura e di circuiti filtranti
ad alta selettività, consente di raggiungere valori della stabilita di
frequenza dell'ordine dello 0,01%, che tuttavia non sono sufficienti
per molte applicazioni nelle quali sono richieste frequenze di lavoro
rigorosamente costanti.Valori di stabilita nettamente superiori,
dell'ordine di 10e-5 ÷ 10e-7 (ovvero di 10e-1÷ 10e-4 ppm, parti
per milione), si ottengono inserendo nel circuito fíltrante
dell'oscillatore un cristallo piezoetettrico, cioè una lamina di quarzo
compresa fra due elettrodi. Fig. 13 – a) Circuito equivalente di un cristallo piezoelettrico; b) caratteristica di impedenza /p> I valori di L, C, R dipendono dalle caratteristiche meccaniche del cristallo e precisamente dalle sue dimensioni (maggiore è la massa, più bassa e' la frequenza di vibrazione), dal coefficiente di elasticità del materiale e dall'attrito interno (perdite per isteresi meccanica). Il valore di Co è invece quello della capacità elettrica fra i due elettrodi metallici della lamina. Ne risulta un circuito serie-parallelo con una risonanza serie frequenza ws per cui si ha: ws2 LC = 1 ed una risonanza parallelo alla frequenza wp wp2 LC = 1 wp > ws In corrispondenza di ws l'impedenza e' minima ( risonanza di corrente), mentre in corrispondenza di wp e' massima (risonanza di tensione), come indicato nel grafico di figura 13. A tali frequenze, il valore di R nel circuito equivalente risulta piccolo in confronto alla reattanza della L, per cui il fattore di risonanza Q ha un valore elevatissimo dell'ordine di 10e3 ÷ 10e6. Da qui la grande selettività del circuito e l'alta stabilita di frequenza che ne deriva per gli oscillatori a quarzo. Come si vede, le due frequenze di risonanza sono molto vicine fra loro. In corrispondenza di ws e di wp l'impedenza del cristallo è, per definizione, puramente ohmica; tra le due frequenze è invece di tipo induttivo, mentre al disotto di ws e al disopra di wp è di tipo capacitivo. |
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