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Tensione, Corrente, Resistenza e legge di Ohm - 4 | |||
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LE RESISTENZE I
conduttori elettrici, quelli che portano l'energia elettrica nelle
nostre case, oppure quelli che compongono il cablaggio degli
elettrodomestici, danno via libera al passaggio degli elettroni, ossia
alle correnti elettriche provocate da una pila, da un accumulatore o da
una presa-luce della rete elettrica di casa. In molti punti di un
circuito elettrico od elettronica, tuttavia, vengono a formarsi
spontaneamente, oppure sono volutamente realizzate, delle porte di
sbarramento, che consentono di alterare il naturale flusso di corrente.
E queste porte di sbarramento della corrente elettrica prendono il nome
di resistenze. Fig. 6 - La resistenza elettrica può essere assimilata, in una analogia idraulica, ad una conduttura che, in un certo punto, subisce una strozzatura.
Le resistenze più note in elettronica sono quelle chimiche, costituite da cilindretti più o meno grandi con due terminali uscenti (figura 7). Sul corpo esterno sono impresse alcune fascette variamente colorate, il cui colore e l'ordine di successione consentono di risalire attraverso un codice di lettura, al valore esatto. Fig. 7 - Simbolo elettrico della resistenza elettrica ed alcuni modelli di resistenze normalmente montate nei circuiti elettronici. Il primo disegno in alto di figura 10 si riferisce al simbolo elettrico della resistenza, quelli successivi mostrano alcuni modelli di resistenze chimiche.
MISURA DELLE RESISTENZE L'unità di misura delle resistenze prende il nome di « ohm » (abbrev. Ω).Molto spesso in elettronica si fa uso di resistenze con valori relativamente elevati, ossia si fa uso dei seguenti multipli dell'ohm:
La misura della resistenza si effettua mediante uno strumento elettrico che prende il nome di « ohmmetro ». Ma i tecnici elettronici, durante il loro lavoro, non si servono di un ohmmetro vero e proprio e fanno uso del tester commutato nelle varie portate ohmmetriche. |
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