TRASMETTITORE AD ONDE MEDIE - 7



 

COLLEGAMENTO CON IL MICROFONO

Le ultime operazioni di messa a punto e controllo del trasmettitore si ottengono dopo aver collegato con l'entrata del circuito il microfono dinamico.
Per queste ultime prove si interverrà sul trimmer potenziometrico R1, che rappresenta il controllo manuale di modulazione. Si dovrà manovrare quindi su R1 in modo da aumentare l'entità del segnale misurato in uscita, fino a raggiungere il limite massimo corrispondente alla saturazione. A questo punto converrà ritornare leggermente indietro, ovviamente facendo ruotare in senso contrario la vite di comando del trimmer potenziometrico R1, allo scopo di evitare fenomeni di sovrammodulazione, cioè allo scopo di evitare la formazione di un diagramma analogo a quello disegnato in basso di figura 1. Coloro che dispongono dell'oscilloscopio, potranno evidenziare molto bene il processo di modulazione del segnale, collegandosi con la sonda dell’oscilloscopio fra antenna e terra.

L’ANTENNA

Il tipo di antenna collegata al trasmettitore assume importanza primaria ai fini della portata.Servendosi di un semplice spezzone di filo conduttore, la portata non potrà in alcun modo superare le poche decine di metri, mentre con una di notevoli dimensioni, installata in posizione assai elevata, si potranno raggiungere, in condizioni ideali di trasmissione, anche i 2 Km. 
Ad ogni modo, volendo servirsi di un'antenna esterna, consigliamo di collegare, così come indicato in figura 7, una impedenza di alta frequenza, del valore di 10 mH, fra boccola di antenna e boccola di terra. Con questo sistema si evita sicuramente la formazione di cariche statiche in grado di rovinare il transistor TR3, cioè il transistor finale del trasmettitore.

 

 

Fig. 7 -  Collegamenti esterni del Trasmettitore