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INTERRUTTORE
CREPUSCOLARE - 3 |
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MONTAGGIO lI circuito stampato delle dimensioni di 6,7 cm x 4,5 cm e' riprodotto in grandezza reale in figura 2.
Fig. 2 - Disegno in grandezza reale del circuito stampato (6,7 cm x 4,5 cm) I vari componenti elettronici si applicano sulla basetta nel modo indicato nel piano costruttivo pubblicato in figura 3.
Fig. 3 - Piano realizzativo del modulo elettronico del foto- relé automatico. Quindi, a lavoro ultimato, il modulo elettronico deve essere
introdotto in un contenitore assolutamente impenetrabile alla luce,
mentre rimangono fuori da questo la fotoresistenza FR1 e la lampada, o
gruppo di lampade di carico. La fotoresistenza FR1, i cui terminali vanno collegati con i punti 1 - 2 del progetto del fotorelè, senza tener conto della loro posizione, giacché FR1 non è un componente polarizzato e va quindi trattato come una comune resistenza, deve rimanere esposta alla luce solare, se l'apparato viene utilizzato nella sua più consona funzione di interruttore crepuscolare. In pratica, per rendere selettiva la fotoresistenza FR1, che deve rimanere sensibilizzata dalle variazioni di luce solare e non da quelle di altre sorgenti di luce, permanenti o casuali, conviene inserire il componente in un tubetto di color nero, con funzioni di schermo ottico. In sede di installazione dell'interruttore automatico crepuscolare, il collegamento, fra la fotoresistenza FR1 e i terminali 1 - 2 della piastrina-supporto, può essere realizzato con due conduttori elettrici della lunghezza di qualche metro; anche la comune piattina, utilizzata negli impianti elettrici, può servire per questo scopo. Per quanto riguarda il fusibile F1, questo deve essere scelto fra i modelli più adatti al carico che il fotorelè deve pilotare. In sostanza esso deve essere in grado di sopportare il flusso di corrente assorbita dalla lampadina o dall'eventuale gruppo di lampadine. Per esempio, se il carico assorbe una corrente di 1 A, il fusibile dovrà essere da 2 A. Ma si badi bene che F1 deve essere considerato come elemento di protezione da incendi e surriscaldamenti dell'impianto elettrico, mentre coloro che vorranno proteggere il dispositivo dai cortocircuiti o dalle bruciature delle lampade, teoricamente corrispondenti ad un cortocircuito per alcuni cicli di rete, dovranno sovradimensionare il triac TC, adottando un modello da 35 A. |
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