TEORIA DEI DISTURBI
Il ricevitore ideale, considerato sotto l'aspetto puramente
teorico, è quello che capta soltanto il segnale, che si desidera
trasformare in messaggi audio o video, con la adeguata larghezza di
banda, che per la televisione è di 5,5 MHz, per le ricezioni in
modulazione di frequenza è di 150 kHz, mentre scende a pochi kilo Hertz
nel settore dell'ampiezza modulata e in quello della CB. Il segnale
ricevuto, poi, deve possedere una caratteristica di selettività
teoricamente rettangolare, raggiungibile con una pendenza rapidissima
dei filtri. Pur tuttavia, anche in tali condizioni, certamente non
reali, il ricevitore può essere disturbato, quando il segnale
indesiderato copre in parte la banda di ricezione.
Se il disturbo è di natura casuale, ovvero non ripetitivo con legge
determinata, come quello provocato dalla scintilla di un interruttore,
l'interferenza può essere alquanto ridotta mediante l'impiego di filtri
di tipo digitale, attualmente inseriti in taluni apparecchi
professionali o di uso militare.
Parimenti, il ricevitore è in grado di eliminare il disturbo, quando il
segnale corrispondente è modulato in modo diverso. E in tal senso
l'esempio più comune è riscontrabile nella radio a modulazione
di frequenza, che rimane insensibile ai segnali modulati in ampiezza.
La stessa antenna ricevente, quando genera campi elettromagnetici
polarizzati in modo diverso rispetto al segnale utile, è in grado di
attenuare l'interferenza generata da conduttori verticali. I problemi
invece si aggravano quando il disturbo prende origine da un
trasmettitore, per esempio da un modello per CB, che può erogare
segnali fuori banda, normalmente di due tipi. Il primo provocato dalla
distorsione della portante, il secondo dalle rapide commutazioni di
corrente dei circuiti logici.
La distorsione della portante dà origine a componenti armoniche a 27
MHz... 54 MHz... 81 MHz... 108 MHz, stabili e regolari, da ascriversi
alla categoria dei segnali determinati e non casuali, talvolta anche
molto potenti, soprattutto quando si impiegano amplificatori lineari di
una certa consistenza e apparecchiature che non sono di qualità
professionale.
Alle volte la distorsione della portante può verificarsi per
una insufficiente potenza applicata all'ingresso dell'amplificatore a
radiofrequenza, lineare, che tende a squadrare il segnale. E questo
disturbo, in genere, è modulato in ampiezza e infastidisce soltanto il
video del ricevitore televisivo e l'audio di quello a modulazione di
ampiezza. Ma in particolari occasioni può originarsi pure una
componente a modulazione di frequenza, che disturba sia l'audio del
televisore, sia quello della radio in FM.
E veniamo al secondo esempio di disturbo prima citato, quello dovuto
alla presenza dei circuiti logici, che danno luogo alle rapide
commutazioni di corrente, e dei circuiti digitali, che realizzano la
sintesi di frequenza, molto diffusa attualmente nelle emittenti CB.
Si tratta di un disturbo ad ampio spettro, che segue leggi prestabilite
e provoca modulazione in ampiezza ed in frequenza e che, una volta
irradiato, interferisce C5 tramite l'apposito cacciavite completamente
isolato e appositamente concepito per questa operazione. negativamente
sulle immagini di tutti i televisori e sulle emissioni audio di ogni
apparecchio radio, senza consentire alcuna possibilità di difesa.
Fortunatamente, questo tipo di disturbo è di solito alquanto debole, ma
non si può escludere che, in certe circostanze, possa divenire forte e
insopportabile.
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