ACCORDATORE D'ANTENNA - 3

 INTERVENTI PRATICI

Normalmente, per eliminare o, più precisamente, per ridurre al minimo l'entità delle onde stazionarie, sia in fase di installazione di un trasmettitore, sia durante l'uso di questo, l'operatore esegue una serie di manovre. Per esempio, se l'impedenza d'uscita del trasmettitore, come indicato in figura 1, è di 50 ohm, si collega, in sostituzione dell'antenna, un carico fittizio da 50 ohm e si regola il filtro posto in uscita dell'apparecchio, che di solito è di tipo a « p greca ». E la regolazione viene fatta in modo da azzerare l'indicatore di onde stazionarie collegato all'uscita del trasmettitore. Poi, dopo essersi convinti che il trasmettitore e la linea di trasmissione sono entrambi adattati al valore di impedenza di 50 ohm, si sostituisce il carico fittizio con un'antenna reale di impedenza nominale di 50 ohm e, il più delle volte, ci si accorge che le onde stazionarie sono nuovamente presenti. Ciò infatti sta ad indicare che l'impedenza reale dell'antenna è diversa da quella teorica. Allora si interviene direttamente sulla antenna, variandone leggermente le dimensioni o correggendo l'apertura degli elementi radiali, in modo da minimizzare il fenomeno. Ma non sempre si riesce ad ottenere un risultato soddisfacente, ed anche quando questo viene raggiunto, dopo qualche tempo dalla prima operazione di messa a punto, in seguito ai mutamenti atmosferici o agli assestamenti meccanici dell'antenna, si rende sempre necessario un nuovo intervento di regolazione. E' ovvio che il secondo intervento pratico ora citato, quello sull'antenna, non può essere effettuato frequentemente. E ciò significa che una tale soluzione diviene accettabile soltanto per periodi di tempo molto lunghi: uno o più anni. 

Ecco perché la gran parte degli appassionati alle radiotrasmissioni risolvono il problema dell’adattamento di impedenza servendosi di un semplice apparato elettronico che chiamano « accordatore d'antenna » ma che, come abbiamo detto, accordatore d'antenna non è, perché trattasi di un comune adattatore di impedenza, in grado di far variare l'impedenza tipica della linea, adattandola a quella dell'antenna, che è un componente assai spesso difficilmente raggiungibile.  
Il punto teoricamente più adatto per l'inserimento, sul sistema di trasmissione, dell'accordatore, è certamente quello fra l'antenna e l'inizio del cavo di discesa. Ma una tale posizione non sempre è di facile accesso e di agevole attuazione pratica, per cui ci si accontenta nella maggioranza dei casi, di una sistemazione come quella indicata in figura 3, che prevede il montaggio del dispositivo all'inizio della linea di trasmissione, comunque dopo l'eventuale strumento di misura della presenza di onde stazionarie (rosmetro).  

Fig. 3 - L'accordatore di impedenza è un dispositivo che può essere inserito fra il terminale del cavo coassiale di discesa e il bocchettone del rosmetro, anche se la sua posizione più adatta sarebbe quella fra l'antenna e il terminale d'inizio del cavo coassiale di discesa dell'antenna.