Caratteristiche Elettriche
Tensione alimentazione circuito : 8- 30 Vdc
Tensione carico : max 220VAC
Potenza carico: Max 1000W (induttivo o resistivo)
Intervallo temperatura : 0 - 50°C
Impostazione soglia: Manuale ( tramite potenziometro)
FUNZIONAMENTO DEL CIRCUITO
La resistenza NTC costituisce la sonda di temperatura. Essa
va sistemata là dove si vuole che la temperatura mantenga sempre uno
stesso valore. Con il potenziometro R2 si fissa a piacere il valore
della soglia di temperatura. Sui terminali 9 - 10 si applica la
tensione di rete, su quelli indicati con 7 - 8 si collega il carico
che, come abbiamo detto, può essere la resistenza di un comune
elettrodomestico. Si alimenta quindi il circuito pilota con la tensione
continua e stabilizzata a 12 V e tutto funziona alla perfezione.
Riassumendo, il circuito di figura 1 regola l'energia fornita al
riscaldatore o al raffreddatore, ossia al carico, secondo il principio
del tutto o niente, ovvero applica tutta la potenza di rete al
riscaldatore o al raffreddatore fino a che la temperatura del sensore,
rappresentato dalla resistenza NTC, non raggiunge la soglia
prestabilita mediante la regolazione del potenziometro R2, dopo di che
la toglie completamente. Sostituendo la resistenza NTC con una PTC le
funzioni ora descritte si invertono.
Il vantaggio di utilizzare una regolazione "tutto 0 niente" rispetto ad
altra di tipo proporzionale, che applica una parte della tensione di
rete, in proporzione con l'errore di temperatura rispetto al valore
prefissato, consiste nella possibilità di commutare la rete in
corrispondenza del passaggio della tensione alternata attraverso il
valore zero, ovvero a potenza nulla, con il risultato di evitare
qualsiasi brusco transitorio elettrico in grado di sollecitare il
carico o il TRIAC e provocare disturbi a radiofrequenza, che
contrastano con le norme CEI. Il prezzo da pagare, per questo
vantaggio, si quantifica in una risposta più lenta della regolazione
che, nel caso del controllo della temperatura, rimane pur sempre
rapida, almeno rispetto all'utilità pratica, aggirandosi intorno alle
decine di milli secondi, mentre le variazioni da controllare sono
dell'ordine dei minuti e, talvolta, anche di più.
L'ingresso del circuito di figura 1 si adatta a qualsiasi tipo di
sensore a resistenza variabile. Per esempio, la NTC può essere
sostituita con una fotoresistenza od altro componente elettronico. Se
il carico assorbe una corrente di intensità superiore ai 3 A, ovvero
supera la potenza di 660 W (660 W : 220 V --- 3 A), il triac deve
essere collegato, con la sua aletta di raffreddamento, ad un adatto
elemento radiatore del calore prodotto. A tale proposito ricordiamo
che, nel considerare la potenza elettrica, quando si calcola il valore
della corrente assorbita, occorre distinguere fra carichi resistivi e
carichi induttivi. Per esempio, se si tratta della resistenza di un
ferro da stiro, si è in presenza di potenza attiva, per la quale è
sufficiente eseguire la divisione dei watt per i volt per conoscere
l'entità degli ampère assorbiti. Nel caso di motori elettrici, invece,
ossia di carichi induttivi, si deve tener conto della potenza reattiva,
la quale implica una divisione della potenza reale per 220 V x cos j ,
ricordando che il cavallo (HP) corrisponde a 750W. Ma questi dati sono
generalmente rilevabili dalla targa applicata al motore elettrico o al
compressore dove, alle volte, è chiaramente indicato il valore della
corrente assorbita.
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