ALLARME IDRICO - 4




COLLAUDO ED INSTALLAZIONE 

 Il collaudo dell'apparecchio si effettua facendo cadere una goccia d'acqua fra le piste di rame del sensore.
Per evitare spiacevoli inconvenienti, provocati dalla tensione di rete, raccomandiamo di utilizzare, per T1, un trasformatore nel quale l'avvolgimento primario sia sicuramente isolato da quello secondario. Inoltre, sì consiglia di non collocare l'apparecchio sul pavimento, ma di sistemarlo ad una certa distanza da questo, da tubazioni dell'acqua, da conduttori elettrici e, ovviamente, da eventuali zone allagate. Il terminale 5 del circuito stampato deve pure essere connesso con una tubatura dell'acqua, per motivi prudenziali, tenendo conto che il dispositivo è alimentato con la tensione di rete e viene fatto funzionare principalmente in zone o luoghi che possono allagarsi.

IMPIEGHI

Nell'impiego con lavatrici, il contenitore del modulo elettronico deve rimanere lontano dal sensore ed il collegamento con questo deve essere effettuato mediante cavo schermato collegato a massa, quella stessa della lavatrice. Inoltre conviene invece collegare il terminale 5 del modulo con la parte metallica (massa) dell'elettrodomestico mediante cavo di rame del diametro di 2 mm, ricoperto con materiale isolante di color verde-giallo, in rispetto delle norme internazionali che regolano le condutture di massa.
Per utilizzare il rilevatore idrico per azionare automaticamente i tergicristalli sugli automezzi bisogna fare alcune modifiche:   
1) occorre aumentare il valore capacitivo del condensatore C2, onde generare impulsi di maggior durata. 

2) sostituire il buzzer con un relè da 12 V e 10 mA e collegare in parallelo le due porte NAND (c) e NAND(d). 

Sui contatti utili del relè si collega l'interruttore del tergicristallo. Per quanto riguarda l'alimentazione, questa deve essere derivata dalla batteria a 12 V, applicandola direttamente sui terminali del condensatore elettrolitico C4. 
Per disporre di un comando continuo, basta eliminare il condensatore C2 e la resistenza R4 e collegare fra loro i piedini 8 - 9 di IC1c. Mettendo il sensore fuori dalla finestra, il dispositivo funziona da rivelatore di pioggia.

IL CD4093B

L'integrato IC1, appartiene alla serie 4000 degli integrati logici ed è realizzato in tecnologia CMOS metal gate, la quale presenta  ridotti consumi,ed elevatissima impedenza d'ingresso.
L'integrato può essere alimentato con tensioni fino a 18 V. I circuiti di ingresso sono dei trigger di Schmitt, dotate di notevoli isteresi con il vantaggio di evitare incertezze nello scatto, rimbalzi successivi o lente transizioni in uscita, insensibilità al rumore nella misura di circa due terzi della tensione di alimentazione; in pratica, dunque, per interferire sullo stato logico, il segnale disturbo deve sovrapporsi al livello, normalmente esistente in entrata, per ben 8 V.
La funzione logica espletata dall'integrato IC1 è quella di NAND a due ingressi: perché l'uscita sia bassa, è necessario che entrambi gli ingressi siano alti. E se questi sono collegati assieme, come accade nel progetto di figura 1, il circuito inverte semplicemente lo stato logico presente all'entrata.
La tecnologia CMOS, in misura particolare quella a metal gate, obbliga  ad adottare alcuni accorgimenti circuitali che, se non vengono rispettati, possono condurre ad effetti disastrosi. Ma vediamo subito di che cosa si tratta.
Per evitare la distruzione del sottile strato di ossido, depositato sotto il gate dei transistor MOS, sempre possibile in presenza di sovratensioni positive o negative, a causa delle elevatissime impedenze in gioco, si debbono inserire, sui circuiti di ingresso, dei diodi di protezione, realizzando pure delle strutture parassite, equivalenti a degli SCR, che possono cortocircuitare l'alimentazione, provocando un fenomeno di sovracorrente e la conseguente distruzione dell'integrato. Un tale fenomeno, come è stato ricordato in altre occasioni, viene designato con l'espressione "latch - up"; esso si verifica quando, sui vari piedini dell'integrato, sono presenti sovratensioni positive o negative, soprattutto di tipo impulsivo.