ELEMENTI DI RADIOTRASMISSIONE



LA SSB (SINGLE SIDE BAND)

La SSB, già da tempo costituisce il sistema di modulazione preferito dai radioamatori perché offre innegabili vantaggi rispetto ad ogni altro tipo di emissione. In modo particolare, se confrontata con la modulazione d'ampiezza, l'SSB vanta il pregio di sollecitare il trasmettitore ad un rendimento doppio e ad una sostanziale riduzione della banda occupata; quest'ultimo elemento assume notevolissima importanza nel settore amatoriale, dove si deve sfruttare al massimo la piccola porzione di banda di frequenza concessa per la trasmissione, facendo « entrare » in essa il maggior numero di canali possibili. Un esempio pratico può chiarire meglio questo concetto: ricordiamo che, per trasmettere una informazione, col sistema della modulazione di ampiezza, con una banda fonica di 300 - 3.000 Hz, sono necessari almeno 6.000 Hz di banda passante, mentre in SSB sono sufficienti soltanto 2.700 Hz. L'SSB costituisce un sistema di emissione che evita di sfruttare la portante ad alta frequenza quale mezzo di trasporto dell'informazione fonica. Essa sfrutta invece una delle due bande laterali generate dal battimento tra la portante e la frequenza audio, sopprimendo in tal modo tutta quella parte di energia non strettamente necessaria a trasportare l'informazione. Se questa parte di energia venisse amplificata, così come avviene col sistema della modulazione d'ampiezza, si otterrebbe un inutile doppione, a tutto danno del rendimento del trasmettitore. Molto più semplicemente possiamo dire che, a parità di potenza elettrica erogata dal trasmettitore, si ottiene un'informazione audio doppia rispetto a quella in AM, perché tutta la potenza risulta concentrata in una stretta banda di frequenza, anziché distribuita su due bande laterali e una portante inutile allo scopo dell'informazione. Per meglio comprendere la natura della SSB, cerchiamo di analizzare brevemente il modo con cui essa viene generata, ricordando inoltre le differenze che intercorrono fra essa e l'AM.
Un apparato trasmettitore in SSB è costituito da un generatore di portante, che assai spesso è pilotato a quarzo alla frequenza di 9 MHz; la portante viene inviata, assieme alla frequenza audio proveniente da un apparato amplificatore di bassa frequenza, ad un miscelatore bilanciato. All'uscita del modulatore, che assai spesso è costituito da 4 diodi selezionati, collegati ad « anello », è presente un segnale che può essere virtualmente scomposto in tre parti: una parte a frequenza pari a quella della portante e due parti pari alla frequenza positiva e negativa della bassa frequenza.

Per esempio, se il valore di frequenza della portante è di 455 kHz, mentre il valore di frequenza del segnale BF è di 5.000 Hz, le due bande laterali, che prendono origine, assumono i seguenti valori:

455 + 5 = 460 kHz 

 455 - 5 = 450 kHz

Se la frequenza audio, ad esempio, fosse di 15kHz, le bande laterali assumerebbero i valori di 465 e 440 kHz. 
Queste due bande laterali, senza alcuna necessità della portante, contiengono già tutta l'informazione di bassa frequenza; è quindi sufficiente amplificare una sola delle due bande laterali per trasmettere a distanza il messaggio voluto.
Ma il problema tecnico consiste nel separare una delle due bande laterali dalla portante e dall'altra banda laterale.
Attualmente questo problema viene risolto tramite filtri quarzati, purtroppo malto costosi, che presentano una banda passante molto limitata e dei fianchi a pendenza molto ripida. In questo modo, « centrando » la frequenza di valore metà del filtro quarzato su quella di una singola banda laterale, si riesce a separare quest'ultima dalla rimanente parte del segnale uscente dal miscelatore. Questo segnale viene successivamente amplificato tramite stadi di potenza ed inviato all'antenna con lo stesso sistema con cui si agisce quando si ha a che fare con i normali segnali di alta frequenza.
Si tenga presente che l'amplificazione deve risultare molto lineare, allo scopo di non provocare distorsioni nel segnale; quest'ultimo poi deve uscire dal trasmettitore soltanto nel caso in cui esista una modulazione di bassa frequenza, contrariamente a quanto avviene in ampiezza modulata, ove è sempre presente almeno la frequenza portante.

Fig. 7 - spettro segnale modulato in AM ( portante + banda laterale superiore e inferiore)

Fig. 7 - spettro segnale modulato in AM ( portante + banda laterale superiore e inferiore)