MULTIVIBRATORE ASTABILE - 4




SCHEMI SIMBOLICI

Continuiamo ora l'analisi del circuito del multivibratore con riferimento allo schema simbolico, precedentemente citato, di figure 4b. Supponiamo che sia andato in conduzione o, come si dice, in saturazione, per primo, il transistor TR1, identificando la situazione elettrica rappresentata nello schema di figure  4c e corrispondente a quella di destra dello schema simbolico di figura 4a, nella quale il deviatore chiude il circuito TR1 - R2- DL1, accendendo il led DL1. Ebbene, durante il ciclo, il condensatore elettrolitico C2 si troverà caricato parzialmente, ad un valore di tensione positiva, ad opera di R2 e DL1. Nei cicli successivi, il condensatore C2 si troverà caricato completamente, allo stesso valore della tensione di alimentazione del circuito.
All'accensione di TR1, la base di TR2 è negativa ed il transistor rimane all'interdizione. Quindi C2 inizia a scaricarsi per poi tendere a caricarsi ad una tensione leggermente negativa attraverso la resistenza R3 ed il transistor TR1 in conduzione. Ma appena la tensione di base dei transistor TR2 raggiunge il valore di 0,65 V, questo va in conduzione, accendendo il diodo led DL2, attraverso la resistenza R4a e spegnendo il transistor TR1 attraverso il condensatore elettrolitico C1. Si verifica in tal modo la fase elettrica illustrata nello schema di figure  4c, che corrisponde a quella di figure 4a con il deviatore spostato a sinistra, cioè in posizione opposta a quella disegnata.
In figura 7 sono riportate le diverse forme d'onda presenti nei vari punti del circuito del multivibratore astabile. 

Forme d'onda presenti nei vari punti del circuito del multivibratore astabile.

Fig. 7 - Forme d'onda presenti nei vari punti del circuito del multivibratore astabile. 

Si noti come la tensione presente sui collettori dei due transistor salga da 0 V a 9 V, in corrispondenza con la tensione di alimentazione del circuito. Le tensioni di base, al contrario, assumono valori negativamente opposti. In queste, come si può notare, esiste uno sfasamento di 180° dovuto alla mutua esclusione dei due transistor.
Per quanto riguarda il tempo di salita della tensione di base dei due transistor, ricordiamo che questo è determinato dalle costanti di tempo R3 x C2 e R1 x C1.
Il tempo di salita stabilisce la durata dei due semiperiodi e quindi la frequenza di oscillazione del circuito.
È sempre conveniente che le due costanti di tempo menzionate siano uguali, perché il circuito accetta soltanto un limitato grado di asimmetria. Per variare la frequenza di oscillazione, si deve intervenire esclusivamente sui valori capacitivi dei due condensatori elettrolitici, allo scopo di non alterare le esatte polarizzazioni dei due transistor. Allo scopo di utilizzare frequenze di lavoro sempre stabilì, è conveniente far uso di condensatori di tipo a film o al tantalio, con alimentazioni stabilizzate.